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Baxi

Il bonsai del samurai

Tocca a me !

La premessa

dal mio migliore amico Franco Bellino  

Le antiche leggende giapponesi insegnano che il bonsai ha un significato legato sia alla cultura dell’ospitalità, sia alla cultura dello spirito di squadra, della dedizione del singolo alla comunità. Le storie popolari narrano di un nobile samurai che intorno al 1383 viveva con la moglie e coltivava la passione dei bonsai. Il guerriero curava le sue preziose piante in miniatura con tantissimo amore, proprio come se fossero i suoi figli. Un giorno il samurai ricevette la visita del generale del suo esercito. Il potente “Shogun” gli chiese di pernottare nella sua casa. Era davvero molto freddo e allora, durante la notte, il generale per riscaldarsi chiese al samurai di bruciare i suoi bonsai. Il samurai ordinò alla moglie di eseguire l’ordine.

La mission :

Ogni passione individuale si sublima nell’annullarsi per un bene superiore

La cura e la passione di un individuo (il team) che per giorni e settimane cura il suo bonsai acquista ancora maggior significato e valore perché un giorno si sublima nell’annullarsi per un bene superiore (Baxi) : così come il samurai curò amorevolmente per giorni e giorni i suoi bonsai però poi li donò serenamente per il bene della comunità, così questo team che cura  per giorni e giorni il suo  bonsai, però poi lo donerà serenamente alla Baxi perché non soltanto il team, ma tutti possano insieme goderne la bellezza. Un giorno il bonsai verrà donato alla comunità di cui si fa parte : dalla tua casa entrerà a trasmettere la sua bellezza e la sua serenità a tutta la comunità della Baxi : nella reception, dove tutti entrando ogni giorno lo vedranno;  dove comunica a Clienti e Visitatori la filosofia della Baxi : simbolo di bellezza e di dedizione, esempio di passione individuale e di vincente spirito di squadra.


inizia così

Sep 7, 2017 

durante l’incontro di saluto Maurizio Sarmenghi ha regalato al gruppo un bellissimo Bonsai di quercia, che al momento potete vedere davanti alla portineria (in attesa che gli troviamo una collocazione idonea, dovrebbe stare all’aperto).

Il regalo è stato accompagnato da una dettagliata spiegazione della simbologia e delle caratteristiche del bonsai.

Per il primo mese si è preso l’incarico di accudirlo Tiziano, ma tutti dobbiamo sentircene responsabili, magari studiano un po’ cosa fare (innaffiatura, potatura ecc, ci sono diversi siti che ne parlano come https://www.pagineverdibonsai.it/guida/schede-pratiche//typ-44/id-8.htm).


 le istruzioni.

010618_Alcune riflessioni dopo la prima settimana  di “accudimento”

Il mondo del bonsai é meraviglioso ! Crea unione ed empatia, funziona meglio che l’abbordare una ragazza al supermercato, o al parchetto con il cane.

Sembra che tutti sappiano come funzionano i bonsai, ma proprio proprio tutti tutti.  Ok io ero partito con una umiltà fuori dal (mio) normale .. manifestando da subito a tutti le mie -zero conoscenze – sull’argomento. E raccontando con voce rotta.. << hey, sai che devo accudire il Bonsai…>>  da li ho scoperto che tutti ti vengono incontro e te ne parlano come se fosse il loro hobby da sempre. Tutti hanno un consiglio per te ( come direbbe Oscan Wilde, non sanno cosa farsene e li dispensano)  e ovviamente il contro-consiglio,  del tipo: il 50% mi dice  che devo dargli da bere quando sento che é secco. Il 50% dice che gli si da troppo da bere. Il 50 per cento dice che devo accudirlo e stargli dietro, l’altro 50 dice che il bosai  va trascurato.. 50’per cento dice di mettere concime, 50 percento di non metterlo. Credo andrò al ballottaggio.

Poi.. . questa  c’è stata una cosa che mi ha fatto riflettere ..  uno mi ha detto.. “non é piú un bonsai” …” si é ripreso.. sta diventando una quercia vera.. “  intanto il fatto che si sia “ ripreso “ cozza col fatto che “non è più un bonsai”.. capite?!.. di per se, io quello che volevo era  un bonsai. Quindi se le cose vanno positivamente un risultato di successo per me é che sia un bonsai.. se invece “diventa una quercia vera” per me non é più un successo ma una sconfitta..  ho creato l’ossimoro-bonsai. – certo che sta piantina è proprio cool.. sta diventando una quercia vera a dispetto di tutti! (mi sto immaginando che bella scrivania mi ci farò)


4/6/18

Per questa settimana , mi é venuta una idea

Se ha sete , gli ho dato dei soldi e si andrà a prendere quello che vuole . –


13/06/18 > Ok ora  proviamoci più “scientificamente”

io non credo sia tarato sui bonsai.

mi da sempre dry

chissà  cosa sarà mai

E così .. ci ho messo dentro anche un HAIKU !!!!   mitico.

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2 risposte su “Il bonsai del samurai”

magiminiland.orgQualche ora di studio, qualche piacevolissima ora di studio ed ecco alcune interessanti notizie sulla stupenda quercia bonsai oggi ospite coccolatissima degli amici della Baxi.

In realtà a fondamento del nome “Il bonsai del samurai” non ci sono soltanto leggende popolari, ma una famosa opera teatrale, intitolata “Hachi no Ki” (Gli alberi in vaso), scritta verso il 1383 (più di sei secoli fa !) da Zeami Motokiyo (1363-1444), lo Shakespeare giapponese.

Il dramma racconta di un valoroso samurai che ridotto in povertà conserva della sua passata ricchezza ormai solo 3 bonsai.
Però la notte di un gelido inverno il samurai ospita nella sua poverissima capanna un monaco e non ha nulla per alimentare un fuoco. Allora manda la moglie in giardino, pulisce dalla neve i suoi meravigliosi tre bonsai, un pruno, un ciliegio e un pino, poi gli da fuoco per riscaldare l’ospite.
In realtà l’ospite è un principe in incognito e il generoso samurai verrà riccamente ricompensato. Ma tutto questo è molto meno emozionante del sacrificio dei tre bonsai.

Questa opera del teatro Noh è stata nei secoli più volte rappresentata e le sue scene sono oggetto di numerosi dipinti e stampe ukiyo-e.

Per chi vuole approfondire l’argomento e vedere splendide immagini, questo è il link :

http://www.magiminiland.org/HachiNoKi.html

Io preferisco questa versione della storia : non è l’ospite che chiede il sacrificio dei tre preziosi bonsai, ma è il samurai che da solo decide di sacrificare i suoi tesori pur di riscaldare l’ospite. Mi piace moltissimo poi che, pur deciso al sacrificio, non trovi però in sé la forza di andare in giardino e delicatamente spolverare dai fiocchi di neve i suoi bonsai. Affida il compito alla moglie e infatti sono proprio la donna e i tre alberi coperti di neve i protagonisti di molti antichi dipinti e stampe preziose.

Mi pace la lettura che gli hai dato , dove il samurai invita la moglie ad andare nel giardino innevato a prendere il bonsai , perché, secondo la tua lettura , non trova la forza per questo sacrificio. Credo ,parallelamente, che lo stesso accada quando il samurai sul divano con un panino in una mano e il telecomando nell’altra, chiede alla moglie che sta stirando di andare a prendergli una birra dal frigo.

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